Tavolo Bergamo 2030

La genesi

Il rapporto territoriale OCSE

logo Tavolo Sviluppo Nel 2012 la Camera di commercio commissiona all’OCSE l’aggiornamento del rapporto territoriale su Bergamo. Questo documento viene finalizzato e presentato nel 2015: misura la competitività del sistema Bergamo, segnala i suoi punti di forza e di debolezza, rilevando nella mancanza di una struttura di governance locale un fattore critico nel rapporto del territorio con le politiche regionali, nazionali ed europee.

Tavolo per lo sviluppo e la competitività

A seguito delle raccomandazioni espresse dall’OCSE, si avvia nell’estate del 2016 il Tavolo per lo sviluppo e la competitività di Bergamo. Viene redatto un documento incentrato sulle sfide strategiche che deve affrontare Bergamo, in un orizzonte temporale che si spinge fino al 2030.

Verso la fine del 2016 da questa visione comune delle priorità strategiche per Bergamo prendono forma:

  • un impegno programmatico condiviso da otto soggetti: Camera di commercio, Provincia e Comune di Bergamo, l’Università degli Studi, Confindustria, Imprese e Territorio, il gruppo UBI e il sindacato CGIL-CISL-UIL;
  • una struttura articolata in cinque gruppi di lavoro sui temi delle competenze, dell’innovazione, dell’attrattività, della competitività delle PMI e del lavoro, con dieci coordinatori provenienti dal mondo accademico e istituzionale.

Il manifesto dei 18 obiettivi

Nel 2017 iniziano le sessioni dei gruppi di lavoro con il coinvolgimento di un centinaio di persone e di quattro ricercatori a supporto delle attività dei gruppi. Ad aprile viene sottoscritto il Patto per lo sviluppo e la competitività di Bergamo. A dicembre viene presentato un primo risultato che sintetizza e indirizza l’azione del Tavolo per lo sviluppo nel Manifesto dei 18 obiettivi, articolati in azioni territoriali, nuovi patti e regole di governo locale, investimenti sulle competenze, economie e politiche di rete, assi dell’innovazione. Nei primi mesi del 2018 le 18 macro aree vengono articolate in oltre sessanta schede analitiche sulle azioni progettuali.

Il metodo di lavoro

Il metodo di lavoro per individuare le priorità, il grado di interconnessione tra le azioni e il modello di governance è condiviso da tutti gli otto partecipanti alla Cabina di regia. Ciascuno di essi si impegna a sottoporre ai soggetti del Tavolo per lo sviluppo iniziative già in corso, progetti attivabili a breve o da impostare nel medio-lungo termine, coerenti con le linee di azione.

È intenzione degli otto soggetti stimolare una comunicazione e una discussione pubblica sugli obiettivi del Patto per lo sviluppo e avviare sui suoi contenuti un dialogo con Regione Lombardia e con le altre istituzioni del territorio.

Il quadro degli impegni

Nel luglio 2018 viene presentato l’insieme degli obiettivi e delle azioni che costituisce il quadro degli impegni del sistema amministrativo e rappresentativo di Bergamo. Otto sono le priorità selezionate che possono essere implementate da subito in correlazione all’intero quadro degli impegni.

Per ogni priorità è identificato un coordinatore istituzionale, ente pubblico di riferimento che assicura la coerenza delle azioni strategiche, ognuna delle quali con un capofila che ne cura l’esecuzione.

  • Promozione della qualità metropolitana di Bergamo (coordinatore: Comune di Bergamo) come occasione di una maggiore efficienza del sistema territoriale e coesione delle sue comunità, da attivarsi attorno alle molte possibilità di riorganizzazione dei sistemi di trasporto e di rafforzamento della centralità territoriale possibili con la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria e dello scalo merci;
  • Riorganizzazione della nuova mobilità nell’era digitale (coordinatore: Provincia di Bergamo) perché sia più integrata e condivisa, meno inquinante e costosa e più dolce; a tal fine si concerta la rapida definizione del Documento di indirizzo della nuova mobilità sostenibile perché le istituzioni, in particolare i comuni e le loro aggregazioni, abbiano un riferimento per attivare le iniziative locali connesse;
  • Attivazione dei cluster produttivi (coordinatore: Camera di commercio di Bergamo) per un miglior coordinamento delle imprese e dei servizi. A tal fine si promuove il Distretto dell’innovazione nel territorio dalminese attorno ai centri di eccellenza pubblici e privati, come traccia da replicare in modo differenziato nei tanti territori dove le agglomerazioni di impresa possono giovarsi di accordi di condivisione;
  • Organizzazione delle aree vaste (coordinatore: Provincia di Bergamo) condividendo progetti che creano valore; a tal fine si attiva il Fondo per la rigenerazione urbana che permetterà alle amministrazioni di perseguire gli obiettivi di qualità già sottoscritti con la UE, ma oggi lontani dal raggiungimento, riattivando il risparmio diffuso per un deciso rinnovo delle aree urbane e ripresa della filiera edile;
  • Promozione del valore delle risorse ambientali (coordinatore: Provincia di Bergamo) nel momento in cui la crescita del turismo ci pone la necessità di meglio fruirle e tutelarle; a tal fine il Portale unitario del turismo sarà anche strumento di selezione e incentivazione delle migliori opportunità e sostegno alle progettualità innovative, con particolare riferimento ai presidi rurali diffusi;
  • Sostegno all’evoluzione della catena del valore d’impresa (coordinatore: Camera di commercio di Bergamo) riorganizzando e ampliando l’attuale offerta di servizi per meglio intercettare i nuovi schemi di generazione del valore e i nuovi modelli di business, con particolare riguardo alla ricerca e sperimentazione sulle reti territoriali di economia circolare come nuove occasioni d’impresa e di legame col territorio;
  • Rinnovo della formazione (coordinatore: Università degli Studi di Bergamo) aggiornandone le forme, i contenuti e le pratiche, per correlare al cambiamento delle tecnologie e dei saperi la diffusa attitudine al lavoro; il consolidamento dell’alternanza scuola lavoro sarà opportunità per il rinnovo del sistema della formazione e per nuove pratiche di cittadinanza entro sistemi territoriali stimolati alla collaborazione;
  • Sostegno alla proattività della pubblica amministrazione (coordinatore: Camera di commercio di Bergamo) fornendo servizi di supporto alla semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti quali opportunità per rinnovare l’agire amministrativo; si sosterrà il suo orientamento al progetto con il coordinamento delle diverse strutture di supporto ai progetti UE e valorizzando le buone pratiche certificate e replicabili.
Ultima modifica: Mercoledì 12 Aprile 2023