Fedeltà al Lavoro 2022

Presentazione

Dopo il blocco delle due precedenti edizioni, causa pandemia, domenica 18 settembre 2022 la Camera di commercio ha premiato i vincitori del concorso per il riconoscimento del lavoro e del progresso economico. Per la prima volta nel teatro cittadino intitolato a Gaetano Donizetti, la cerimonia di premiazione ha coinvolto 59 dipendenti, 54 imprese, due giovani imprenditori e cinque donne imprenditrici. A costoro si sono aggiunte quattro personalità benemerite che nel corso della loro attività si sono particolarmente distinte, apportando prestigio al territorio bergamasco negli ambiti economico, sociale e culturale.

Il riconoscimento del lavoro e del progresso economico è l’iniziativa con cui la Camera di commercio tradizionalmente celebra in una cerimonia pubblica coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici. Il premio, inizialmente destinato al riconoscimento della sola anzianità di servizio dei lavoratori dipendenti, è stato istituito nel 1952 su richiesta del Ministero dell'Industria e del Commercio. La cadenza di questo premio, come ogni itinerario di durata storica, non è sempre stata regolare, da ultimo per via della pandemia. Ma le pause sono servite per rafforzare l’iniziativa e rinnovarne l’identità, facendo comunque perno sui valori imprescindibili dell'etica e dell'integrità. Sono oltre 10.000 le persone che hanno finora ottenuto questo riconoscimento: donne e uomini che hanno costituito e costituiscono la vera ricchezza della terra bergamasca, veri artefici del progresso e del benessere.

L’edizione di quest’anno è particolarmente innovativa. La platea dei destinatari è stata arricchita con nuove categorie. Si tratta delle donne imprenditrici con oltre 30 anni d’età e dei giovani imprenditori fino a 30 anni. L’ampliamento del ventaglio dei premi muove i suoi passi in coerenza con lo sforzo fatto a livello nazionale di incentivare l’imprenditoria femminile, obiettivo che si vuole perseguire anche a livello provinciale, stante che – pur con la ragguardevole crescita del 2,4% registrata dalle imprese femminili nel 2021 – la partecipazione della donna al mondo dell’impresa rimane ancora di oltre due punti inferiore al dato nazionale e le cariche d’impresa femminili sono solo un terzo di quelle maschili.

Per quanto riguarda le imprese giovanili – in bergamasca presenti a fine 2021 con un tasso di incidenza inferiore rispetto al valore italiano, sebbene superiore a quello regionale – l’attenzione della Camera di commercio vuole affrontare un dato allarmante evidenziato dalle statistiche: un’impresa giovanile su tre non riesce a sopravvivere più di 5 anni. Inoltre, la loro numerosità rispetto al totale delle imprese attive è stata in declino nell’ultimo decennio. Oltre a questi nuovi destinatari il concorso prevede come da tradizione il riconoscimento alle imprese con più di 30 anni di ininterrotta attività e ai dipendenti del settore privato con almeno 30 anni di servizio presso la stessa impresa (25 se donne).

Al termine della cerimonia il trio Kanon formato da Diego Maccagnola al pianoforte, Lena Yokoyama al violino e Alessandro Copia al violoncello hanno eseguito il Piano Trio No. 4 “Dumky” in Mi minore op. 90 di Antonín Dvořák. Il concerto è stato realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Benemerenze

Quattro i premiati: Emilio Moreschi, Angelo Radici, Gianni Limonta e Pietro Ferri.

Emilio Moreschi

La sua linea del tempo è scandita dal lavoro, inteso come impegno alimentato dalla passione, come prassi sempre orientata da un’idea. Nel 1977, raccogliendo il testimone del fondatore Antonio Ghisalberti, diventa amministratore delegato e poi Presidente nel 2004 alla Rulli Rulmeca. Le relazioni umane e la tensione verso il ‘nuovo’ sono costantemente al centro della sua vita professionale, come testimonia l’impegno in Sesaab e a Teleradiodiffusioni Bergamasche. Da imprenditore umanista è profondamente legato al valore della bellezza, che coltiva anche come cultore della fotografia, passione condivisa con amici e maestri come Pepi Merisio.

Mecenate e promotore della cultura e della storia di Bergamo, dal 2002 è alla presidenza della Fondazione Adriano Bernareggi e si adopera per il rilancio del Museo Diocesano di Bergamo con grandi progetti e mostre di qualità. Dal 2006 per 15 anni, guida con spirito imprenditoriale e profondo senso civico la Fondazione Bergamo nella storia, offrendo un insostituibile contributo alla costruzione della rete del Museo delle storie di Bergamo. Da collezionista e studioso è socio dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo e Presidente dell’Associazione Culturale “Roberto Almagià”, Associazione Italiana Collezionisti di Cartografia Antica, condividendo con il pubblico la propria collezione cartografica di inestimabile valore.

Angelo Radici

Presidente di RadiciGroup una tra le realtà chimiche italiane più importanti che, sotto la sua guida, è diventata una realtà internazionale con più di 30 sedi dislocate in tutto il mondo. Assiduo promotore della formazione professionale tra i lavoratori e dell’educazione tra le nuove generazioni, si spende in prima persona per la promozione dell’economia circolare - con attenzione alle filiere locali - e per il tema della transizione energetica. Amante dello sport e con un passato da agonista nello sci oggi sostiene lo Sci Club RadiciGroup, oltre che numerose associazioni sportive del territorio.

Con i fratelli e le sorelle detiene inoltre il 60% delle quote di Itema, società attiva nel settore meccanotessile. Ma non solo: con il gruppo GeoEnergie SpA opera nel settore energetico e con l’Hotel San Marco in quello della ricezione alberghiera. Con questo premio la Camera di commercio di Bergamo ha voluto affermare il più sentito ringraziamento per il prezioso lavoro da lui fatto per il tessuto economico del nostro territorio.

Gianni Limonta

Inizia a 14 anni in Kodak di Milano, per poi aprire a Bergamo nel 1965 il proprio negozio “Foto studio Gianni” con annesso laboratorio fotografico, punto di riferimento per appassionati del settore. Da un dono del cognato inizia la sua collezione di macchine fotografiche unica e conosciuta in tutto il mondo. Nel 2016 la collezione è volata a Shangai e dal 2018, con la nascita del Museo della fotografia Sestini, è generoso donatore e instancabile collaboratore della crescita di un polo della fotografia nella sua Bergamo.

Con l’apertura nel 1980 dello studio fotografico Lions’ Officina Fotografica, realizza per le imprese italiane ed estere servizi fotografici nel settore pubblicitario industriale e nell’editoria artistica, arrivando a collaborare con l’illustre grafico Max Huber e vince il premio professionalità Rotary nel 2011. Ma la sua vera passione è il reportage geografico: ne realizza in oltre 80 Paesi, pubblicati in decine di libri fotografici, molti con il gruppo Mondadori, oltre che su riviste e giornali. Il poeta siriano Adonis scrive che le sue fotografie “permettono di vedere un movimento interiore che penetra lo scenario statico”.

(alla memoria di) Pietro Ferri

Professore emerito dell’Università di Bergamo, nel corso della sua carriera accademica e del suo mandato rettorale dal 1984 al 1999 ha dato un contributo decisivo alla crescita e allo sviluppo dell’Ateneo promuovendo la costituzione dell’allora facoltà di Economia e Commercio e della sede di Ingegneria a Dalmine, avvalendosi del forte supporto delle forze economiche e politiche del territorio. Fu artefice della trasformazione dell’Ateneo da Libero Istituto Universitario a Università statale degli studi avvenuta trent’anni fa, il 1° novembre 1992.

Docente di fama internazionale, aveva ottenuto il Doctor of Philosophy ad Oxford sotto la supervisione del premio Nobel per l’economia, Sir John Hicks; sempre attento allo sviluppo di un approccio al tempo stesso pragmatico e quantitativo, nel corso degli anni ha contribuito all’avanzamento della frontiera della ricerca grazie ai suoi studi nell’ambito della macroeconomia, con particolare riguardo alle dinamiche della crescita e dei cicli economici e al ruolo del mercato del lavoro.

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Ultima modifica: Mercoledì 5 Ottobre 2022