Informazione economica

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Giovedì 22 Marzo 2018

Interscambio estero 2017: saldo commerciale di Bergamo oltre i 6 miliardi, quasi metà per macchinari

Le importazioni sono state pari a 8.960 milioni, +8% su base annua, contro variazioni del +9% a livello nazionale e +8,1% in regione. Il saldo complessivo della bilancia commerciale di Bergamo nel 2017 è positivo per 6.474 milioni, in ulteriore aumento rispetto al saldo dell’anno precedente. Tra i settori più importanti per valore assoluto delle vendite all’estero, i macchinari.

L’export complessivo per area geografica di destinazione cresce sensibilmente verso il Nord America (+17,1%) e l’Asia Centrale (+16,8%). Cala invece verso l’intera area africana.

L’export destinato all’Eurozona aumenta del +5,4% e la Germania resta il principale mercato di sbocco, seguita dalla Francia e dalla Spagna. In forte aumento le esportazioni destinate agli USA e alla Polonia. In calo l’export verso il Regno Unito (-3,8%), i Paesi Bassi e la Turchia.

Altri interessanti dati sull’evoluzione del commercio estero bergamasco nel rapporto completo sull'Interscambio commerciale con l'estero della provincia di Bergamo - anno 2017 (pdf)

Ultima modifica: Venerdì 10 Maggio 2019
Martedì 6 Marzo 2018

L'impresa femminile nel 2017 a Bergamo

Il ruolo attivo delle donne nel tessuto imprenditoriale del territorio bergamasco è espresso dalla presenza, nel 2017, di 18.695 imprese femminili, che rappresentano il 19,6% del totale delle imprese registrate a Bergamo: come dire che un'impresa su cinque è rosa. L'imprenditoria femminile si caratterizza per una maggiore concentrazione nel settore dei servizi, dove operano circa i due terzi (69,5%) delle imprese attive.

Malgrado la crisi, il numero delle imprenditrici è cresciuto nel 2017 (nel 2014 erano 18.452). Questi dati offrono la misura del ruolo importante che le imprese femminili hanno nell'economia bergamasca. Diffusa anche la presenza di imprenditrici donne provenienti da altri Paesi: sono infatti l'11,5% delle imprese femminili. Inoltre, il 14% delle imprese femminili sono guidate da under 35.

Ecco perché, comprendendo il valore e le potenzialità delle donne d'impresa, da anni l'ente camerale bergamasco, attraverso anche il Comitato per la Promozione dell'Imprenditorialità Femminile, investe su una cultura imprenditoriale che fa della partecipazione femminile un irrinunciabile punto di riferimento.

Consulta l'Indagine sull'imprenditoria femminile bergamasca (pdf).

Ultima modifica: Giovedì 27 Dicembre 2018
Martedì 6 Febbraio 2018

La congiuntura economica: industria, artigianato, commercio e servizi in provincia di Bergamo nel quarto trimestre 2017

La progressione dell’ultimo trimestre consente di chiudere l’anno 2017 con una crescita complessiva della produzione del +3,4%, allineata alla variazione media regionale (+3,7%). Si tratta dell’incremento più consistente da sette anni a questa parte.

L’industria bergamasca e lombarda beneficia dell’andamento sostenuto della domanda internazionale e di condizioni finanziarie e di politica monetaria ancora favorevoli; a queste si è aggiunto un sostegno e un rafforzamento della domanda interna, con un ruolo importante della componente dei beni d’investimento – grazie anche agli incentivi del piano 4.0 – e dei beni intermedi che stanno riattivando gli scambi lungo le filiere produttive.

“L'estensione della ripresa anche alle piccole imprese industriali e dell'artigianato, – dichiara il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti - è il segno che le filiere produttive e le reti di fornitura industriale si sono rimesse in moto, grazie al traino del commercio internazionale e alla domanda (sostenuta anche dagli incentivi del piano impresa 4.0) di beni d'investimento”.

Segnali coerenti di un aggancio delle PMI al ciclo da tempo positivo delle imprese maggiori e più internazionalizzate giungono dai tassi di crescita della produzione nelle imprese di minor dimensione; dall’indice di diffusione della ripresa secondo il quale a Bergamo quasi la metà delle industrie è in forte crescita e le aziende in fase positiva sono il triplo di quelle in negativo; e dai risultati positivi dell’artigianato manifatturiero bergamasco (+0,8% nel trimestre e +2% su base annua) che mette a segno un progresso significativo (+2,5%) della produzione dell’intero anno 2017.

Ultima modifica: Mercoledì 9 Gennaio 2019
Venerdì 24 Novembre 2017

Previsioni occupazionali Excelsior novembre 2017 - gennaio 2018

La Camera di Commercio pubblica i bollettini informativi del Sistema Excelsior sui programmi occupazionali delle imprese della provincia di Bergamo per il mese di novembre 2017 e per il trimestre successivo novembre-gennaio. Sono previste 6.090 entrate complessive nel mese di novembre e 21.290 nei tre mesi da novembre a gennaio 2018.

Nonostante la previsione "a scorrimento" mensile e trimestrale non si presti a un'analisi della dinamica in quanto influenzata dalla stagionalità, si può dire che il volume degli ingressi previsti si mantiene sostenuto nel mese (6.090 contro i 6.800 previsti per ottobre) e in espansione nei tre mesi che scavalcano l'anno (21.290 da novembre-gennaio contro la precedente previsione di 16.620 per ottobre-dicembre).

Se si tiene conto delle differenze nell'universo di riferimento, la ripartizione per macro-settore degli ingressi previsti da Excelsior è simile a quella risultante ex-post dai dati amministrativi delle comunicazioni di avviamento (che includono anche altri comparti non presenti in Excelsior come agricoltura, settore pubblico, lavoro domestico), segno che la previsione a breve termine delle imprese è realistica.

Divergono invece i numeri assoluti in quanto le comunicazioni obbligatorie, oltre a coprire l'intero universo dei rapporti di lavoro, si basano sui singoli contratti, anche di brevissima durata, aperti o riaperti, anche per semplice sostituzione di un lavoratore, nell'intero arco temporale.

Si possono quindi cogliere dai bollettini alcuni spunti sulla qualità o sulle difficoltà della domanda di lavoro da parte delle imprese. Il 23% degli ingressi previsti è destinato a profili ad alta specializzazione (dirigenti, specialisti, tecnici): si tratta di una quota superiore al dato medio nazionale (20%). In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Il 14% delle entrate riguarderà personale laureato e il 44% (al netto delle risposte di irrilevanza dell'età) giovani con meno di 30 anni.

Ultima modifica: Venerdì 10 Maggio 2019
Martedì 21 Novembre 2017

Andamento del mercato del lavoro in provincia nel 2017

Le informazioni sulle comunicazioni relative ai rapporti di lavoro sono diffuse sia in una versione armonizzata con le pubblicazioni di Regione Lombardia ("Comunicazioni obbligatorie, 1-2-3 trimestre 2017") sia con specifici approfondimenti realizzati autonomamente da Camera e Provincia sul nuovo Sistema informativo regionale sulle comunicazioni obbligatorie (SISTAL).

Il report sui flussi di assunzioni, cessazioni e trasformazioni dei rapporti di lavoro è integrato dalla documentazione statistica di altre fonti sulle consistenze degli occupati residenti in provincia a metà 2017 (Forze Lavoro Istat) e delle posizioni lavorative dei dipendenti di imprese private extra-agricole con luogo di lavoro in provincia di Bergamo (Osservatorio lavoratori dipendenti 2016, INPS), contenute nel documento "Lavoro e occupazione in provincia di Bergamo, novembre 2017".

In occasione del rilascio dei dati annuali, previsto nei primi mesi del 2018, l'elaborazione dei dati SISTAL verrà estesa a molte altre variabili di analisi dei contratti e dei rapporti di lavoro nel territorio.

Ultima modifica: Martedì 18 Dicembre 2018
Giovedì 9 Novembre 2017

Congiuntura 3° trimestre 2017. La ripresa procede a buon ritmo

«L’indagine congiunturale del terzo trimestre 2017» – commenta il presidente Paolo Malvestiti – «conferma che a Bergamo, come in Lombardia, la ripresa sta procedendo a buon ritmo e sta generando nuova domanda di lavoro e occupazione. È in corso un rafforzamento della crescita a livello europeo e internazionale e la nostra industria sta beneficiando al meglio del canale estero, ma ha preso vigore anche la domanda interna, soprattutto di beni d’investimento, segno che il rinnovo degli impianti e l’innovazione stanno accelerando. Tutta la filiera della manifattura è in movimento: cresce l’industria e cresce l’artigianato di produzione, con un risultato per Bergamo superiore alla media regionale. Anche nei servizi abbiamo segnali positivi, pur con qualche incertezza sull’andamento delle vendite nel commercio al dettaglio e sulla dinamica dei consumi finali.

«Mi preme sottolineare il dato occupazionale perché il miglioramento del mercato del lavoro dà fiducia e può consolidare la ripresa anche sul versante delle famiglie, dei redditi e dei consumi. L’indagine congiunturale, i dati degli addetti delle imprese iscritte in Camera di Commercio e altre fonti di informazione sul lavoro sono concordanti: l’occupazione sta aumentando in diversi settori dell’economia provinciale.

«Secondo elaborazioni camerali sui dati delle forze lavoro al primo semestre 2017, gli occupati residenti in provincia di Bergamo sono in aumento tendenziale del +2,5% e il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,2 al 4,4% della forza lavoro. Nel terzo trimestre queste tendenze positive sono rafforzate da una congiuntura favorevole e possiamo quindi puntare a un ottimo risultato a fine anno. Ora concentriamoci sulla qualità e sulle competenze del lavoro che sono il carburante dell’innovazione 4.0 e della crescita della produttività».

Ultima modifica: Martedì 18 Dicembre 2018
Mercoledì 8 Novembre 2017

Osservatorio imprese - terzo trimestre 2017

In aumento su base annua gli addetti alle unità locali delle imprese attive (oltre 7mila in più) con un contributo rilevante diretto e, tramite i somministrati, indiretto da parte della manifattura. Crescono anche in misura significativa gli addetti dei servizi di alloggio e ristorazione, del commercio all'ingrosso e al dettaglio e degli altri servizi alle imprese.

È disponibile nella sezione Studi e pubblicazioni del sito camerale, l'osservatorio sulle imprese relativo al terzo trimestre 2017.

Ultima modifica: Martedì 18 Dicembre 2018
Venerdì 28 Luglio 2017

Congiuntura economica in provincia di Bergamo nel secondo trimestre 2017

"Dall'indagine congiunturale del secondo trimestre emergono due fatti molto positivi per Bergamo", ha affermato il presidente della Camera di commercio Paolo Malvestiti, "Il primo riguarda la continuazione della ripresa della produzione industriale che si mantiene oltre 2 punti al di sopra dei livelli già elevati dell'anno scorso grazie al traino della domanda estera e a un ciclo di nuovi investimenti interni. Il secondo consiste nella crescita dell'occupazione che è presente in tutti i settori, dalla manifattura al terziario, e che potrebbe diventare un fenomeno non temporaneo se la ripresa sarà capace di diffondere un clima di fiducia tra le imprese, i lavoratori e i consumatori".

"Certamente la risalita non è semplice e le imprese non corrono tutte allo stesso passo. Numeri più incerti, soprattutto a livello regionale, caratterizzano le imprese più piccole e i comparti tradizionali del commercio. Gli stessi dati del Registro camerale mostrano che è sempre in atto una forte selezione delle imprese, ma nel complesso il numero degli addetti localizzati, soprattutto in alcune aree del territorio, è in aumento".

Malvestiti conclude affermando: "Ci sono tutte le condizioni perché il sistema Bergamo colga le opportunità di un momento favorevole per compiere un salto di qualità e confermare i presupposti di una crescita duratura".

Ultima modifica: Lunedì 17 Dicembre 2018
Lunedì 24 Luglio 2017

NEETs in calo a Bergamo

I NEETs, cioè giovani tra i 15 e i 29 anni di età, non occupati e non inseriti nel mondo dell’istruzione e della formazione (“not in employment, education or training”) sono diminuiti sensibilmente in provincia di Bergamo nel corso del 2016. Dopo essersi portati stabilmente al di sopra delle 30mila unità tra il 2012 e il 2015, nell’ultimo anno, secondo rielaborazioni camerali dall’indagine sulle Forze Lavoro di Istat, sarebbero scesi intorno alle 28mila persone. Rapportato alla popolazione residente della stessa classe di età (167mila giovani tra i 15 e i 29 anni), il tasso dei NEET è a Bergamo al 17%, contro il 24,3% medio dell’Italia, il valore più alto tra tutti i paesi dell’Unione Europea, dove in media il tasso di NEET è al 14,2%.

Ultima modifica: Lunedì 17 Dicembre 2018
Mercoledì 22 Marzo 2017

L'interscambio commerciale con l'estero 2016

La dinamica trimestrale evidenzia una ripresa delle esportazioni nella seconda metà del 2016. Il progressivo rallentamento delle vendite realizzate nell’Unione Europea è controbilanciato da una forte crescita delle esportazioni in area extra UE a partire dal terzo trimestre dell’anno.

Con quest'ultimo trimestre del 2016 il valore delle esportazioni di Bergamo nell’intero anno ammonta a 14.458 milioni, con un incremento del +2,1 per cento rispetto al 2015, +1,7 verso l’Unione Europea e +2,9 verso paesi non appartenenti alla UE. Le importazioni sono state pari a 8.252 milioni.

Ma come è cambiato l’export di Bergamo negli ultimi cinque anni, nel periodo quindi successivo alla crisi internazionale del 2008/2009 di forte cambiamento e riassetto degli equilibri del commercio globale? Una scomposizione della dinamica quinquennale per prodotto e paese e in specifico l’osservazione di come sono cambiate tra 2011 e 2016 le quote di export dei singoli prodotti e mercati offre qualche spunto di analisi.

Ultima modifica: Venerdì 10 Maggio 2019