Che cosa è
Una legge turca prevede che in occasione della prima esportazione in Turchia i fornitori esteri di alcuni prodotti tessili siano registrati presso il Sottosegretariato per il Commercio Estero. A tal fine, l’importatore turco deve allegare alla domanda di registrazione l’Exporter Registry Form vidimato e autenticato (ex “visto Upica”) dalla Camera di Commercio e successivamente legalizzato dal Consolato turco, ma è accettata in alternativa Apostille Aja della Prefettura [1].
Per maggiori dettagli si veda la Nota Informativa in calce, trasmessa dalle Autorità turche, che riporta anche il fac-simile del documento.
Limitazioni
La vidimazione può essere richiesta da imprese che abbiano sede o unità locale iscritte al Registro imprese di Bergamo.
Cosa fare
La richiesta di vidimazione del documento dev’essere effettuata richiedendo il visto poteri utilizzando il software gratuito Cert’O [2] di Telemaco (o altro software con questo tecnicamente compatibile) in uso per le richieste di certificati di origine.
Per la registrazione e l’accesso a Telemaco, si veda la pagina Sportello telematico per le certificazioni estere [3].
Per inviare la richiesta di attestato:
- selezionare in Cert’O la funzione “richiesta visti – autorizzazioni – copie certificato”;
- il programma genererà un file .xml, che deve essere salvato temporaneamente sul proprio PC e poi firmato digitalmente;
- allegare tale file xml firmato digitalmente (formato file P7M);
- allegare il file dell’Exporter Registry Form (predisposto secondo il modello indicato nella nota in calce) firmato digitalmente e indicare “1” (o il numero di copie desiderate) nella colonna “visti” e 1 nella colonna “autentica” sulla stessa riga.
L’impresa riceve via mail la notifica dell’esito dell’istruttoria della pratica, che può essere:
- RESPINTA — In caso di irregolarità non sanabile con motivazione indicata nelle “Note di respingimento”. In tal caso la pratica dev’essere integralmente ripresentata;
- RICHIESTA RETTIFICA — Qualora la pratica abbia un’irregolarità sanabile con un’integrazione documentale. Fino all’invio della rettifica da parte dell’impresa (v. pag. 48 del Manuale utente), la pratica è sospesa;
- CHIUSA POSITIVAMENTE — con emissione dell’attestato.
Modalità e orari per il ritiro del documento vidimato sono gli stessi indicati nella pagina per il ritiro del certificato di origine [4].
Costi
I diritti di segreteria per ciascun attestato ammontano a 3 €, che vengono scalati dalla sezione “Diritti” del proprio conto ricaricabile Telemaco (consulta la guida pdf [5]) oppure attraverso la piattaforma PagoPA. Per maggiori dettagli sul pagamento delle pratiche, si veda Sportello Telemaco per le certificazioni estere [3].
Tempi di rilascio
Le pratiche sono evase in ordine cronologico entro 3 giorni lavorativi dall'invio della richiesta.
Informazioni
Per eventuali chiarimenti sull’attestato, scrivere a commercio.estero@bg.camcom.it [6].
Per chiarimenti sulla procedura informatica, consultare il paragrafo “Richiesta visti” del Manuale utente disponibile in Cert’O o in allegato.
Per qualsiasi richiesta tecnica relativa alla pratica telematica (registrazione, problemi informatici, compatibilità di software, messaggi di errore, ecc.) rivolgersi al Centro assistenza di Telemaco [7].