Camera Impresa n. 24/2019

Mancano meno di tre mesi alla fine del mandato dell’attuale Consiglio camerale. Per il presidente Paolo Malvestiti nel marzo prossimo si compiranno dieci anni di lavoro serrato. Sono stati anni di eventi dirompenti, come lo scoppiare della crisi economica del 2008, seguita da quella dei debiti sovrani, accompagnati dall’inesorabile avanzata delle tecnologie nei processi produttivi e nella nostra stessa vita quotidiana. Nonostante la complessità della sfida, questa lunga esperienza alla guida della Camera di commercio gli è valsa, come lui stesso ha dichiarato, la forte gratificazione che spetta a chi opera a servizio dell’interesse collettivo.

Camera di commercio di Bergamo
La Camera di commercio di Bergamo

L’attuale Consiglio ha svolto un intenso lavoro lanciando concrete iniziative a sostegno del mondo delle imprese e del sistema economico locale e puntando in particolare su:

  • pubblica amministrazione semplice ed efficace con il potenziamento dello Sportello unico attività produttive e la realizzazione di servizi ad alto valore aggiunto nel rapporto tra Camera e imprese, come il Fascicolo digitale d’impresa, il Cassetto digitale dell’imprenditore, i Libri Digitali o i servizi dello sportello virtuale;
  • formazione dell’imprenditore e delle risorse umane aziendali e orientamento al lavoro dei giovani, con progetti attuati da Bergamo Sviluppo per favorire l’internazionalizzazione e l’innovazione e il passaggio dal mondo della scuola al mondo del lavoro;
  • digitalizzazione, grazie alle iniziative del Punto impresa digitale unitamente al lavoro dei Digital innovation hub e degli altri attori che promuovono l’innovazione digitale;
  • attenzione alle nuove imprese con il servizio AQI per la costituzione di startup innovative direttamente in Camera di commercio e i progetti Incubatore d’impresa e Logica per lo sviluppo dell’impresa;
  • osservatorio dell’economia locale con rapporti periodici sullo stato della congiuntura, del commercio con l’estero, del mercato del lavoro, delle iscrizioni all’anagrafe camerale e un annuario statistico sempre aggiornato;
  • forti rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche e private del territorio e le associazioni di imprenditori e consumatori, come nel caso del Tavolo per lo sviluppo e la competitività;
  • aumento dell’attrattività turistica del territorio a partire dalla partecipazione a Expo Milano 2015 e con numerose iniziative di valorizzazione messe in campo;

Nel marzo 2020 il Consiglio che prenderà il testimone sarà chiamato a compiti e responsabilità sempre più complessi, interpretando le direzioni del cambiamento e il ruolo camerale di istituzione di democrazia economica in un territorio caratterizzato da un vivace spirito imprenditoriale e da una forte etica del lavoro.

Un momento di snodo tra le due amministrazioni è avvenuto il 16 dicembre 2019 quando il Consiglio ha approvato il bilancio preventivo per l’esercizio 2020. “Il bilancio preventivo 2020 – spiega Malvestiti – è l’ultimo atto che gli attuali organi sono chiamati ad approvare. Come i precedenti, è stato formulato nel rispetto degli obiettivi strategici stabiliti dal Consiglio camerale nell’interesse della collettività economica e sociale del territorio, assicurando al contempo il rispetto dei principi di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse.”

Le due voci principali dell’entrata – diritto annuale e diritti di segreteria – sono previste rispettivamente in 10,4 e in 5,2 milioni di euro. Nonostante la diminuzione del diritto annuo, si sono destinate cospicue risorse per gli interventi di sviluppo del tessuto economico. Il disavanzo d’esercizio di 1,6 milioni di euro verrà coperto dall’utilizzo di avanzi patrimonializzati.

Le linee d’intervento strategiche su cui si concentreranno le priorità della Camera di commercio sono competitività e innovazione delle imprese, competitività e promozione del territorio, formazione d’impresa e orientamento al lavoro, internazionalizzazione e semplificazione.

Certo, la fase difficile dell’economia non è ancora superata e le prospettive economiche per il nuovo anno restano di dubbia interpretazione. Se da una parte le imprese industriali stanno iniziando a rivedere in senso peggiorativo le proprie politiche occupazionali, le indagini congiunturali fanno emergere anche i primi segnali di stabilizzazione delle aspettative di produzione e domanda e le rilevazioni quantitative dell’Istat sugli ordinativi hanno interrotto la fase di discesa dopo il punto di minimo toccato a luglio. Il punto decisivo resta la possibilità di recupero della domanda internazionale, cruciale per l’economia lombarda fondata sul modello aperto.

La Camera di Bergamo, insieme a Bergamo Sviluppo, continuerà a porsi in relazione alle imprese e ai soggetti locali, istituzionali e associativi con rinnovato impegno al fine di assicurare strumenti, progetti, soluzioni funzionali al territorio.

Buon Anno Nuovo.

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