Il Tavolo competitività e sviluppo ora al lavoro sul Piano per Bergamo in risposta alla crisi del coronavirus

Mercoledì 22 Aprile 2020

Il Tavolo competitività e sviluppo ora al lavoro sul Piano per Bergamo in risposta alla crisi del coronavirus

L’emergenza Covid-19 richiede di adottare un’agenda di reazione alla crisi sfruttando il prezioso lavoro svolto dalla Cabina di regia negli ultimi tre anni

Si è riunita giovedì 21 aprile 2020 la Cabina  di regia del Tavolo competitività e sviluppo di Bergamo al completo, con la presenza del Vice Ministro dell’economia e delle finanze Antonio Misiani e del Prefetto di Bergamo, Enrico Ricci. Si tratta del primo incontro dopo lo scoppio della pandemia che ha gravemente colpito la provincia di Bergamo e ha determinato uno stato di cose così imprevisto da richiedere oggi un’agenda differente da quella di solo qualche settimana fa.

La crisi Covid-19, a differenza di quella del 2008 che aveva natura finanziaria, ha inferto un colpo all’economia reale e in misura preponderante ai servizi che, nelle economie avanzate come quella italiana, sono caratterizzati da un maggiore contenuto occupazionale e contribuiscono alla creazione di un’importante quota del valore aggiunto. L’intensità della crisi sarà pari o superiore a quella di poco più di un decennio fa e interesserà gli scambi internazionali dato che sta via via interessando tutti i paesi del mondo.

Negli ultimi tre anni il Tavolo competitività e sviluppo di Bergamo ha condiviso un percorso laborioso per elaborare la strategia del “Sistema Bergamo” con un orizzonte 2030. Oggi i tanti lutti e le gravi difficoltà delle imprese impongono di aggiornare rapidamente la prospettiva. Bergamo, che ha messo a punto una visione strategica condivisa, può basarsi su un buon punto di partenza per individuare, all’interno di un quadro già disegnato, le priorità che potranno più facilmente innescare una rapida ripresa economica e di fiducia.

La Cabina di regia è chiamata a svolgere oggi e nel futuro un ruolo centrale perché il sistema istituzionale e associativo locale riesca a valorizzare con incisiva capacità di collaborazione le misure nazionali, delle quali ha  auspicato un ampliamento e una semplificazione a vantaggio delle imprese. Ci si è proposto di scegliere rapidamente le azioni finanziabili e utili a stimolare l’evoluzione del nostro sistema economico per reagire con rinnovata capacità di progetto e di azione. Si tratterà di un vero e proprio Piano per Bergamo in risposta a una crisi che avrà un forte impatto sull’economia.

Prometeia prevede una contrazione globale del Pil italiano del 6,5%, più intensa rispetto agli altri partner europei. La crisi impatterà fortemente sui consumi delle famiglie (-5,1% nel 2020), sugli investimenti (-13%) e sulle esportazioni italiane (-10,3%). Solo con il 2021 ci si potrà attendere un miglioramento, per alcune voci tuttavia non ancora tale da colmare le perdite dell’anno precedente. L’impatto della crisi dovrebbe essere più accentuato nelle regioni italiane del Nord, dove il calo del Pil raggiungerebbe un -7% dato che il confinamento ha coinvolto attività economiche lì maggiormente rappresentate rispetto al Centro-Sud. Tutti i comparti produttivi ne saranno colpiti. Sarebbe tuttavia il Nord, con una crescita del Pil prevista del 3,5-3,6%, a recuperare più celermente.

Per quanto riguarda la Camera di commercio, il Presidente Malvestiti ha annunciato che è già stata approvata ‒ unitamente alle altre camere lombarde e alle Regione ‒ una prima misura urgente di livello regionale di circa 12 milioni di euro con 1.200.000 euro destinati alle imprese bergamasche. Si tratta di un intervento per l’abbattimento del tasso di interesse in modo da prevenire le crisi di liquidità delle imprese di tutti i settori per finanziamenti da 10.000 a 100.000 euro con abbattimento del tasso di interesse fino a 5.000 euro per impresa, oltre alla copertura fino a 1000 euro delle spese di garanzia e di istruttoria dei confidi. Sono ora da concretizzare misure utili alla graduale riapertura delle attività, contemperandola con la sicurezza delle persone; inoltre, vanno impostate iniziative di medio periodo volte al sostegno dell’internazionalizzazione, dell’attrattività del territorio e del turismo, duramente colpito.

Dovremo rapidamente riattivare i settori portanti della nostra economia attraverso uno specifico Piano per Bergamo” ‒ dichiara il presidente Malvestiti ‒ che valorizzi il nostro lavoro di coordinamento di questi anni. Su tutti questi temi Bergamo si aspetta un forte sostegno dal Governo. Questa emergenza ci ha ricordato l’insostituibilità della digitalizzazione ai fini dell’informazione, del lavoro in modalità agile e della continuità didattica per scuole e università. Inoltre, l’improvvisa richiesta di risposte celeri ha mostrato ancor di più la necessità di insistere sulla semplificazione amministrativa per superare i limiti della funzionalità di alcuni apparati. Perché le azioni di ripresa siano proficue, dobbiamo ripensare il nostro territorio: potenziare le infrastrutture digitali, semplificare i procedimenti pubblici, riorganizzare i servizi, ripensare la mobilità e i suoi orari.

È stato un confronto molto utile e produttivo.‒ afferma il vice ministro Misiani - Ho illustrato ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze economiche e sociali bergamasche il lavoro che il Governo sta mettendo in campo per affrontare l’emergenza sanitaria, progettare la riapertura progressiva delle attività economiche e aiutare le famiglie e le imprese a reggere l’impatto della crisi e ripartire. Capire l’impatto concreto nei territori delle misure che stiamo adottando è un elemento determinante per impostare nel migliore dei modi le prossime scelte. Nei prossimi giorni il Governo varerà un nuovo decreto legge economico, di una dimensione nettamente superiore a quella già importante del decreto di marzo. Il decreto rifinanzierà gli ammortizzatori sociali, il contributo per gli autonomi e i professionisti, prevederà un importante sostegno per gli enti locali e un primo pacchetto di misure di ristoro a fondo perduto per le imprese. Bergamo, la mia provincia, è una delle aree più colpite in Italia. In queste settimane drammatiche la Bergamasca ha dimostrato una straordinaria capacità di resistenza e solidarietà ma deve essere messa in condizione di ripartire il prima possibile. I primi provvedimenti del governo hanno previsto rinvii IVA più estesi per le imprese bergamasche, ora dobbiamo lavorare ad un contributo aggiuntivo per i territori più colpiti. E, soprattutto, dobbiamo progettare sul territorio come ripartire e come affrontare il futuro. In questa prospettiva la cabina di regia in Camera di commercio può svolgere un lavoro prezioso. Noi siamo a disposizione, nell’interesse di tutta la comunità bergamasca.

Il Prefetto di Bergamo, Enrico Ricci, ha confermato la disponibilità della Prefettura a essere parte attiva nella Cabina di regia, ritenendo il Tavolo competitività e sviluppo il luogo giusto per affrontare i temi dell’emergenza e della ripresa.

Sono intervenuti tutti i componenti della Cabina di regia, oltre ai diversi rappresentanti delle associazioni di categoria, dei consumatori, dei lavoratori, evidenziando i molti temi da affrontare e l’importanza del Tavolo per coordinare la ripartenza. L’incontro si è concluso con la decisione della Cabina di regia di riconvocarsi subito dopo il “decreto aprile”, al fine di definire operativamente il Piano per Bergamo con le relative azioni per la riapertura e i progetti di rilancio del “Sistema Bergamo”.

Ultima modifica: Mercoledì 22 Aprile 2020