Startup dell’Incubatore d’impresa in campo per la lotta al Covid-19

Mercoledì 25 Marzo 2020

Startup dell’Incubatore d’impresa in campo per la lotta al Covid-19

Imprese innovative bergamasche rispondono all'appello della Commissione europea a presentare progetti per trattare, testare e monitorare qualsiasi aspetto legato al coronavirus. 

Alcune startup bergamasche attive all’interno dell’Incubatore d’impresa di Dalmine hanno risposto all'appello immediato della Commissione europea presentando idee per migliorare la gestione dell'emergenza mondiale. In particolare è stato presentato un progetto da parte di D/Vision Lab, azienda che si occupa di tecnologie avanzate (rendering in tempo reale, realtà aumentata e realtà virtuale, apprendimento automatico e intelligenza artificiale) per la visualizzazione e l’analisi dei dati relativi a contesti scientifici, medicali e industriali. D/Vision Lab ha poi coinvolto nell’idea progettuale, in qualità di partner, un’altra startup innovativa dell’Incubatore d’impresa, AISent, insieme a Università di Bergamo, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’Istituto Mario Negri. 

Il progetto proposto da D/Vision Lab consiste nella creazione di una piattaforma cloud per condividere i dati clinici tra i diversi ospedali. L'utente della piattaforma, che è il medico coinvolto nel trattamento dei pazienti Covid-19, sarà in grado di caricare una serie di dati strutturati (ovvero dati clinici, immagini DICOM, file audio), i quali vengono archiviati in un formato completamente anonimo nella banca dati principale. Dopo aver analizzato il caso caricato, il sistema mostrerà al medico casi simili attingendoli direttamente dalla base di dati, insieme ai dati clinici e ai file allegati. Questo sistema permette quindi uno scambio strutturato di dati e analisi tra i medici di tutto il mondo. 

Grazie all’utilizzo di tecnologie all'avanguardia (intelligenza artificiale basata su clustering e visualizzazione dei dati in tempo reale), la piattaforma permetterebbe di monitorare attentamente la pandemia e di comunicare attivamente con tutte le controparti coinvolte. Questa metodologia può infatti servire per classificare un nuovo paziente sulla base dell’insieme di dati esistente, aiutando così i medici a fornire ulteriori informazioni sullo stato del paziente, sul trattamento da effettuare e sui possibili risultati, al fine di ridurre il ricovero e la morte improvvisa.

A seguito dell’emergenza Covid-19, non solo l’Europa, ma anche i singoli Paesi, tra cui l’Italia, hanno in questi giorni aperto bandi rivolti alle imprese. Oltre a D/Vision Lab, l’invito a partecipare è stato accolto anche da altre imprese dell’Incubatore d’Impresa e del Point attualmente impegnate a elaborare idee progettuali.

Ultima modifica: Mercoledì 25 Marzo 2020