Nel terzo trimestre saldo positivo di 43 imprese, le artigiane in negativo
935 nuove imprese in provincia e 862 cancellazioni.
Saldi positivi nell’area urbana e la montagna.
Il bilancio della provincia di Bergamo
Nel terzo trimestre del 2025 nella provincia di Bergamo sono nate 935 nuove imprese e ne sono cessate 892 (di cui 834 non d’ufficio). Il tasso di crescita complessivo è pari allo 0,05%, in netto rallentamento rispetto allo 0,30% dello stesso trimestre del 2024. Il saldo complessivo delle imprese registrate al 30 settembre 2025 si attesta a 90.842, contro 82.998 attive. In Lombardia il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,35% e a livello nazionale si ha 0,29%, entrambi in linea i precedenti valori nello stesso trimestre del 2024.
Geografia dell’impresa: area urbana in testa, pianura in negativo
L’area urbana si attesta al primo posto con un tasso di crescita pari allo 0,22% e 30.230 imprese registrate. La pianura, con un saldo negativo di -26 imprese, conta al 30 di settembre un totale di 28.531 unità registrate e una crescita del -0,09%. Lievemente negativo anche il tasso di crescita della collina (-0,04%) su un totale di 19.104 imprese registrate. Positiva invece la variazione della montagna con un saldo trimestrale di 12 su un totale di 12.977 imprese e un tasso di crescita dello 0,09%.
La performance migliore tra i comuni la registra la città di Bergamo, con un saldo attivo di 53 imprese e una variazione positiva dello 0,32%. Tutti gli altri comuni hanno un saldo uguale o inferiore a 8 posizioni, con in coda il saldo negativo di 9 imprese di Lovere.
Le forme giuridiche: crescita delle società di capitali
Per quanto riguarda le forme giuridiche, la crescita più forte arriva dalle società di capitali, che nel trimestre presentano un saldo attivo di 60 unità, differenza tra le 295 nuove iscrizioni e le 235 cessazioni. Le imprese individuali mantengono comunque il primato numerico, con uno stock pari a 43.419 unità e un saldo positivo di 61 posizioni, pari a un tasso di crescita dello 0,14%.
Le società di persone registrano un saldo negativo di -33 posizioni. Stesso andamento per le altre forme giuridiche, costituite principalmente da cooperative, meno rilevanti in termini quantitativi, che chiudono il trimestre con un saldo negativo di -45 imprese e una crescita del 2,32%.
I settori: le maggiori variazioni positive per le attività finanziarie e assicurative
Le maggiori variazioni positive rispetto alla fine del trimestre precedente sono tra le attività finanziarie e assicurative (+60), professionali, scientifiche e tecniche (+59) e immobiliari (+33).
Le diminuzioni più consistenti sono tra le attività amministrative e di servizi di supporto (-52), costruzioni ( 20) e attività manifatturiere (-8).
Si ricorda che dal secondo trimestre del 2025 è in uso la classificazione Ateco 2025.
Artigianato: bilancio
Restringendo l’osservazione al comparto dell’artigianato, nel terzo trimestre del 2025 sono nate 313 nuove imprese e ne sono cessate 336 (di cui 335 non d’ufficio), con un saldo complessivo di -23 posizioni, per un totale al 30 settembre 2025 di 28.495 imprese registrate e 28.445 imprese attive.
Artigianato: le forme giuridiche
Nell’artigianato la crescita maggiore arriva dalle imprese individuali, che nel trimestre registrano un saldo attivo di 8 unità, differenza tra le 269 nuove iscrizioni e le 261 cessazioni.
Le società di capitali presentano invece un saldo negativo di -33 posizioni. Lo stesso andamento si registra anche nelle società di persone, con un saldo negativo di -18.
Artigianato: i settori
Le maggiori variazioni positive rispetto alla fine del trimestre precedente si riscontrano tra le attività manifatturiere (+7), le telecomunicazioni, programmazioni e consulenza informatica (+5) e le costruzioni (+4). Le diminuzioni più consistenti sono tra le attività professionali, scientifiche e tecniche (-9), le amministrative e i servizi di supporto ( 9) e il commercio all’ingrosso e al dettaglio (-7).
Commenta i risultati il presidente Giovanni Zambonelli: “Le iscrizioni e cancellazioni complessive al Registro delle imprese di Bergamo nel terzo trimestre hanno un saldo positivo. L’area urbana presenta valori più dinamici, tendenti ai tassi di crescita registrati a livello regionale e nazionale. Interessante la variazione positiva della zona montana. L’analisi degli andamenti settoriali rimane complicata a causa dell’introduzione della nuova classificazione Ateco 2025, tuttavia risultano in testa le attività finanziarie e assicurative, mentre le attività amministrative e i servizi di supporto registrano le cessazioni più numerose”.
