
Nel quarto trimestre produzione industriale stazionaria ma migliorano le aspettative degli imprenditori
Restano pessimisti gli artigiani nonostante una flessione annua più ridotta (-0,6%). Fondamentali per il 2025 l’evoluzione del commercio estero e degli investimenti
Nel quarto trimestre la produzione delle imprese industriali a Bergamo conferma l’andamento sostanzialmente “piatto” già evidenziato nel terzo: la variazione congiunturale rimane pressoché nulla (-0,1% sul trimestre precedente), mentre il confronto su base tendenziale vede il ritorno al segno positivo (+0,6% rispetto al quarto trimestre 2023) a seguito di 6 trimestri consecutivi di flessione. Dopo una prima parte del 2024 che ha proseguito la tendenza negativa del 2023, la produzione ha quindi mostrato una fase di stabilizzazione nella seconda metà dell’anno, lasciando intravedere la possibilità di un miglioramento nel 2025.
Meno incoraggianti i risultati del quarto trimestre per l’artigianato, che ha archiviato variazioni negative della produzione sia dal punto di vista congiunturale (-0,2%) che tendenziale (-0,9%). Va comunque sottolineato che l’artigianato ha mostrato una maggiore resilienza nella prima parte dell’anno: il 2024 si chiude infatti per gli artigiani con una perdita produttiva limitata (-0,6%), mentre per l’industria il calo raggiunge il -1%.
Le aspettative delle imprese industriali reagiscono ai risultati in miglioramento di fine anno e segnano un rasserenamento del clima di fiducia, anche grazie a un dato sugli ordinativi che torna positivo: sembra quindi esserci lo spazio per una ripartenza nel 2025, che sarà però subordinata all’andamento della domanda internazionale e degli investimenti, entrambi minacciati dai rischi di conflitti geopolitici e commerciali. Restano invece negative le previsioni per gli imprenditori artigiani.
Le imprese dell’industria attive in provincia di Bergamo (con almeno 10 addetti) hanno evidenziato una variazione tendenziale positiva della produzione nel quarto trimestre 2024: +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, il primo incremento dopo un anno e mezzo di segni negativi. Il profilo delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, conferma come, dopo una prima parte dell’anno in flessione, la produzione si sia stabilizzata (+0,2% e -0,1% nel terzo e quarto trimestre). Tale tendenza è evidente anche dall’andamento del numero indice della produzione industriale, che negli ultimi due trimestri è rimasto su quota 118 (2015=100), con una perdita di circa 3,5 punti rispetto ai massimi del 2022 ma in crescita di 10 punti rispetto ai livelli pre-Covid. Il recente miglioramento non è comunque sufficiente a compensare l’andamento negativo della prima parte del 2024, che si chiude con una perdita media annua del -1%, confermando la flessione già registrata nel 2023 (-0,9%). In Lombardia il calo è stato leggermente meno pronunciato (-0,8%), va tuttavia sottolineato che sia a livello nazionale (-3,7%) sia a livello europeo (-3,2% la media dell’area Euro) la caduta produttiva è stata decisamente più marcata.
Per le imprese dell’artigianato manifatturiero bergamasco (con almeno 3 addetti) il quarto trimestre ha registrato il secondo calo tendenziale consecutivo della produzione (-0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023), peggioramento confermato anche dalla variazione congiunturale (-0,2% dopo il -0,3% del trimestre precedente). In media d’anno l’artigianato conferma comunque una perdita più contenuta (-0,6%) rispetto all’industria, grazie ai migliori risultati raggiunti nel 2023 (quando la produzione artigiana era cresciuta del +2,1%) e nella prima parte del 2024: il numero indice (121 il valore nel quarto trimestre, 2015=100) evidenzia infatti una crescita superiore rispetto al periodo pre-Covid (+12 punti). L’andamento negativo intervenuto nella seconda parte dell’anno ha però determinato per l’artigianato bergamasco un risultato inferiore alla media lombarda, che nel 2024 ha archiviato una variazione nulla.