Nel 2021 il terziario a Bergamo ritorna sui livelli pre-crisi, ma il fatturato è spinto anche dai prezzi

Giovedì 17 Febbraio 2022

Nel 2021 il terziario a Bergamo ritorna sui livelli pre-crisi, ma il fatturato è spinto anche dai prezzi

La crescita media del fatturato è del +18,4% per i servizi, che erano stati fortemente penalizzati nel 2020, e del +11,4% per il commercio al dettaglio.

Il 2021 si chiude positivamente per il settore terziario a Bergamo: il fatturato delle imprese dei servizi nel quarto trimestre cresce del +23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel commercio al dettaglio l’incremento è del +13,6%. Con questi dati il consuntivo del 2021 archivia una variazione media del +18,4% nei servizi e del +11,4% nel commercio: i servizi sono quindi cresciuti più intensamente, anche perché erano stati penalizzati maggiormente nel 2020 (-12,7% contro -8,1% del commercio). In entrambi i comparti il percorso di recupero intrapreso nel 2021 ha consentito di colmare il divario rispetto ai livelli medi del 2019, raggiungendo nel quarto trimestre valori dell’indice del fatturato che non si vedevano da diversi anni (103,9 nei servizi e 93,9 nel commercio al dettaglio), anche se va sottolineato come la crescita dei prezzi abbia in parte “gonfiato” questo risultato. In un quadro congiunturale che per il 2022 vede addensarsi numerosi rischi, legati in particolare alla crescita dei costi e dell’inflazione, gli imprenditori bergamaschi rimangono abbastanza fiduciosi sulla possibilità che la ripresa prosegua, sebbene nel commercio al dettaglio si registri un calo delle aspettative rispetto all’ottimismo del trimestre precedente.

SERVIZI - Nei servizi il profilo delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, mostra come la crescita nel 2021 a Bergamo si sia concentrata nel secondo trimestre, per poi procedere a un ritmo inferiore nella seconda parte dell’anno. Nel quarto trimestre l’incremento è stato del +3%, una velocità in linea con quella registrata in Lombardia, mentre considerando la media annua la crescita registrata in provincia è stata più marcata (+16,1% il dato regionale). Se infine si prendono a riferimento i livelli medi del 2019, la capacità delle imprese bergamasche di reagire alla crisi è risultata superiore.

Non tutti i settori dei servizi sono riusciti a recuperare le perdite di fatturato registrate nel 2020: le attività di alloggio e ristorazione e i servizi alla persona, nonostante la significativa crescita mostrata in corso d’anno, evidenziano una variazione ancora negativa rispetto ai livelli medi del 2019, mentre i servizi alle imprese e, soprattutto, il commercio all’ingrosso hanno ampiamente superato i livelli pre-crisi.

COMMERCIO - Il commercio al dettaglio nel quarto trimestre registra a Bergamo una crescita congiunturale del fatturato del +4,1%, confermando l’andamento positivo evidenziato nel resto dell’anno e allineandosi alla dinamica regionale (+4%). Anche in riferimento alla media annua, la dinamica provinciale nel 2021 è risultata simile a quella lombarda (+10,5%), mentre il confronto con i livelli del 2019 registra una performance migliore per le imprese bergamasche.

Gli esercizi non alimentari, che erano stati particolarmente penalizzati nel 2020, hanno registrato la crescita più intensa, riportandosi sostanzialmente sui valori pre-crisi, mentre gli esercizi non specializzati, che comprendono la grande distribuzione a prevalenza alimentare e che hanno beneficiato dell’incremento dei consumi alimentari domestici a scapito del canale Ho.Re.Ca., hanno proseguito il trend positivo su livelli di fatturato superiori a quelli del 2019.

Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Nel complesso anche i due comparti del terziario hanno colmato il divario con il fatturato del 2019. Ci sono tuttavia differenze tra i settori, con i servizi alle imprese che hanno superato i livelli precrisi, mentre alloggio, ristorazione e servizi alla persona sono ancora al di sotto. Nonostante le preoccupazioni sul fronte degli aumenti dei costi e dell’inflazione, gli imprenditori sono fiduciosi che la ripresa possa continuare.”

Ultima modifica: Giovedì 17 Febbraio 2022