
Imprese, saldo positivo nel 1° trimestre 2025
Lieve crescita per le imprese attive. L'artigianato è in flessione. I servizi si confermano il settore trainante, cali per manifattura e commercio. Dinamismo nelle società di capitali, imprese straniere, femminili e giovanili
Alla fine del 1° trimestre 2025, la provincia di Bergamo contava 90.635 sedi di imprese registrate. Le imprese attive erano 82.762, evidenziando un lieve aumento dello 0,2% (+148 posizioni) su base annua rispetto allo stesso periodo del 2024.
Analizzando i dati di flusso del trimestre, si sono registrate 1.894 iscrizioni, in diminuzione del 2,9% rispetto al 1° trimestre 2024. Le cessazioni complessive sono state 2.205, in calo dell'11,4% rispetto all'anno precedente, diminuzione principalmente dovuta a un netto calo delle cessazioni d'ufficio, che sono state 324 nel 1° trimestre 2025 rispetto alle 507 del 1° trimestre 2024.
Il saldo tra iscrizioni e cessazioni complessive risulta negativo per -311 unità, ma, depurando il dato dalle cessazioni d'ufficio, si va quasi in pareggio. Il tasso di natalità si attesta al 2,1%, mentre il tasso di mortalità calcolato sulle cessazioni complessive è pari al 2,4%.
Per quanto riguarda l’andamento settoriale, i servizi si confermano il settore con il numero maggiore di imprese attive (33.895, pari al 41,0% del totale) e l’unico in crescita (+2,0%). A questo risultato del terziario contribuiscono numerosi comparti, tra cui spiccano istruzione (+7,8%), attività finanziarie e assicurative (+5,4%), attività professionali scientifiche e tecniche (+4,8%), ma trasporto e magazzinaggio è in calo del -5,5%. Gli altri settori rilevano invece variazioni tendenziali negative nelle imprese attive: la manifattura cala dell'-1,3%, il commercio dell'-1,2%, l'agricoltura dell'-1,0% e le costruzioni dello -0,6%.
I tassi di natalità più elevati si riscontrano nelle attività di istruzione (4,5%), noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (3,5%) e attività professionali, scientifiche e tecniche (3,2%). I tassi di mortalità più alti sono nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (3,1%), nelle costruzioni (2,9%) e nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e di divertimento (2,8%).
Sotto il profilo della forma giuridica, l'impresa individuale rimane la più diffusa (50,9% delle attive totali) ma è in lieve flessione (-0,3%), così come le società di persone (-3,3%) e le altre forme giuridiche (-6,6%). Le società di capitali mostrano una solida crescita del +2,9%.
Commentando i risultati, il presidente Carlo Mazzoleni afferma: "Il primo trimestre del 2025 si chiude con un lieve segno positivo delle imprese attive, un dato incoraggiante che riprende la stessa tendenza dei quattro trimestri del 2024 complessivamente considerati. In questa fase i servizi si confermano il settore più vigoroso, registrando aumenti diffusi in quasi tutti i comparti e una crescita robusta degli addetti. È positivo anche il dinamismo delle società di capitali, delle imprese straniere, femminili e giovanili ".