Imprese artigiane a Bergamo: decennio di trasformazione

Sabato 25 Gennaio 2025

Imprese artigiane a Bergamo: decennio di trasformazione

A fronte dei cali numerici, la trasformazione è anche qualitativa. I servizi in sviluppo a scapito di costruzioni e manifattura, forte crescita per l’imprenditoria straniera. Difficoltà maggiori nel territorio montano

La Camera di commercio presenta un'analisi sull'evoluzione delle imprese artigiane nella provincia bergamasca nel decennio 2014-2023, basata su dati di Infocamere e Istat.

Lo studio evidenzia le trasformazioni che hanno avuto luogo nel periodo. La contrazione numerica delle imprese è solo l’aspetto più superficiale, ma ci sono anche e soprattutto trasformazioni qualitative, come la maggiore strutturazione delle imprese, la crescente presenza di imprenditori stranieri e il calo delle attività tradizionali, con le costruzioni e la manifattura che cedono il passo ai servizi.

Con una media di 26,1 imprese artigiane ogni 1.000 abitanti, il territorio bergamasco, e in particolare l'area montana, si distingue ancora per una vocazione all'imprenditorialità artigiana nettamente superiore rispetto alla media regionale e nazionale.

Le imprese artigiane attive sono però diminuite di 3.125 unità ( 9,8%), passando dalle 31.951 alla fine del 2014 alle 28.826 al termine del 2023. Il fenomeno ha interessato tutte le aree della provincia, con la montagna che ha registrato la contrazione più marcata. Anche la densità imprenditoriale mostra una tendenza discendente.

A fine 2023 circa 3 sedi di impresa su 10 erano artigiane. La maggioranza aveva sede in pianura, seguita dall’area urbana, quella collinare e infine dalla montagna. Tra i comuni, il numero maggiore aveva sede a Bergamo, Treviglio, Romano di Lombardia e Albino.

Emergono i servizi, che in controtendenza al complesso delle imprese artigiane, hanno registrato una crescita media annua dello 0,7%. L’artigianato sembra fornire la risposta a nuove opportunità di mercato nel campo dei servizi alla persona, tra cui spiccano per tasso di crescita i tatuaggi e i piercing, la cura degli animali da compagnia, i parrucchieri e i trattamenti estetici.

Poi la maggiore strutturazione, con l’aumento costante delle società di capitali lungo tutto il decennio e una crescita media annua del +3,8%. Ma questa tendenza non è appannaggio delle imprese artigiane, la si riscontra anche sul complesso delle imprese.

È infine evidente la crescita delle imprese artigiane individuali attive gestite da imprenditori nati all’estero, con +12% di posizioni in più provenienti prevalentemente da Marocco, Romania, Albania, Egitto e Cina. L'immigrazione gioca un ruolo crescente nel ricambio generazionale e nello sviluppo economico del territorio. Sono i servizi alla persona, come parrucchieri, estetisti e centri benessere, il noleggio e le agenzie di viaggio ad aver attirato i numeri maggiori di imprenditori stranieri.

Decrescita infine per l’occupazione nel comparto artigiano, che attualmente conta 71.679 addetti, ossia circa 7 mila in meno rispetto all’inizio del decennio. Ancora una volta, la flessione maggiore si è registrata in montagna, con un calo dell’1,4% medio annuo.

Ultima modifica: Sabato 25 Gennaio 2025