Il forte calo del mese di aprile affossa le esportazioni nel secondo trimestre

Giovedì 10 Settembre 2020

Il forte calo del mese di aprile affossa le esportazioni nel secondo trimestre

L’effetto del confinamento si fa sentire con forza nei numeri dell’interscambio con l’estero del secondo trimestre 2020

Il valore delle esportazioni di Bergamo nel trimestre è sceso a 3.066 milioni di euro(‑26,7% su base annua, contro variazioni del -26,9% in Lombardia e del -27,8% in Italia).

Nel trimestre le importazioni sono state pari a 1.809 milioni (-26,6% tendenziale contro -24,8% in Lombardia e -28,4% in Italia).

Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.258 milioni, inferiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (1.716 milioni).

Le esportazioni bergamasche registrano un peggioramento rispetto ai dati dell’ultimo trimestre. Il calo provinciale è in linea con quello regionale, il quale, come nel trimestre precedente, è più accentuato rispetto al Nord-est (-23,2%) e lievemente anche rispetto Nord-ovest (‑26,6%).

In calo tutti i settori trainanti dell’export provinciale: macchinari (759 milioni, ‑25,9%), prodotti chimici (473 milioni, -20,7%), metalli di base (427 milioni, -26,8%), articoli in gomma (302 milioni, ‑24%), mezzi di trasporto (247 milioni, -34,5%) e apparecchi elettrici (191 milioni, -29,4%), oltre al tessile e abbigliamento (142 milioni, -43,8%). La diminuzione complessiva del valore delle esportazioni è spiegata principalmente dalla variazione delle citate categorie merceologiche, che danno conto del 89% del totale esportato nel periodo.

Nel trimestre in esame l’export di Bergamo per area geografica di destinazione registra un calo tendenziale verso l’area UE 27 post Brexit (-24,2%), nonché verso l’Eurozona (-24,4%). I mercati Extra UE sono in calo ancora maggiore (‑30%), dovuto principalmente all’effetto combinato di una diminuzione verso i Paesi europei non UE, America settentrionale e Asia orientale.

In forte discesa le esportazioni verso i primi dieci maggiori paesi di destinazione delle merci bergamasche, che congiuntamente rappresentano il 61% del totale trimestrale esportato. Valori fortemente negativi per i primi cinque: Germania (-20,3%), Francia (‑27,4%), Stati Uniti (-31,7%), Spagna (‑36,8%) e Regno Unito (-32,7%).

A partire dal febbraio 2020 il Regno Unito è uscito dall'Unione Europea. Per assicurare il confronto con l’anno precedente si è utilizzato l’aggregato UE27, senza il Regno Unito. Analogamente sono stati ricalcolati gli aggregati Paesi europei non UE e Paesi extra UE.

L’Istat segnala infine che, nel contesto dell’emergenza Covid-19 la rilevazione Intrastat ha registrato un calo delle dichiarazioni pervenute per i mesi di febbraio, marzo e aprile. I dati potranno essere pertanto oggetto di successiva revisione.

Commenta il presidente Mazzoleni:Se nel primo trimestre la diminuzione bergamasca era doppia rispetto a quella della Lombardia, ora osserviamo un allineamento tra i valori provinciali e quelli regionali, purtroppo pesantemente negativi. Bergamo occupa il posto di sesta provincia per diminuzione delle esportazioni, dopo Milano, Torino, Firenze, Brescia e Vicenza. Ce lo aspettavamo, dato che aprile è stato il mese con il maggior calo. Tuttavia, per l’Istat a luglio e agosto è proseguita la fase di ripresa, anche occupazionale, e le previsioni puntano a un rimbalzo del Pil nel terzo trimestre. Confido che anche le esportazioni si misureranno con numeri ben diversi nel prossimo periodo”.

Ultima modifica: Giovedì 10 Settembre 2020