Le cessazioni crescono più delle iscrizioni, a Bergamo come in Lombardia diminuisce il numero di imprese attive

Mercoledì 5 Febbraio 2020

Le cessazioni crescono più delle iscrizioni, a Bergamo come in Lombardia diminuisce il numero di imprese attive

La Camera di commercio analizza i dati delle iscrizioni al Registro imprese nel quarto trimestre 2019

Il quarto trimestre 2019 si chiude con 94.522 imprese registrate in provincia di Bergamo.

Lo stock delle imprese attive (84.193) è in calo tendenziale (-447 posizioni pari al -0,5% su base annua) da due anni a questa parte.

Nel periodo considerato si sono avute 1.166 nuove iscrizioni (-1,1% su base annua) e 1.359 cessazioni (-8.1%), con un saldo negativo di -193 unità (-299 nel corrispondente periodo del 2019).

Le imprese attive aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,1%). Diminuiscono le società di persona (-2,8%), le imprese individuali (-0,7%) e le altre forme giuridiche (-1,3%), in prevalenza cooperative.

Il settore artigiano, con 30.274 imprese a fine dicembre 2019, registra una riduzione del -0,6% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive registra una riduzione di -194 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le iscrizioni (371) aumentano del 14,2% su base annua, diminuiscono invece le cessazioni (519) del -5,6%. Per questo trimestre si registra comunque un saldo negativo tra iscritte e cessate: -148 unità, contro quello di -225 unità del quarto trimestre dell’anno precedente.

Tra i settori produttivi, la contrazione delle imprese attive rispetto a un anno fa riguarda prevalentemente il commercio all’ingrosso e al dettaglio (-391 pari al -2,0%), le attività manifatturiere (-235 pari al -2,2%, di cui 131 artigiane) e l’edilizia (-113, in prevalenza tra gli artigiani). Si registrano aumenti prevalentemente tra i servizi di supporto alle imprese (+108 pari a +3,8%), le attività professionali (+80, pari al +2,2%) e le attività immobiliari (+80 pari al +1,3%), i servizi di intrattenimento (+42 pari a +4,0%) e i servizi alle persone (+24, pari a +0,5%).

Lo spaccato per genere, età e nazionalità delle posizioni attive evidenzia su base annua una flessione (-2,7%) delle imprese giovanili, un leggero aumento delle imprese straniere (+1,6%). Pressoché invariate le imprese femminili (0,1%).

Praticamente invariate le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 672 nel quarto trimestre del 2019, in confronto alle 673 del corrispondente trimestre del 2018.

L’importazione periodica nel Registro imprese dei dati occupazionali comunicati a INPS in base alla localizzazione dell’impresa consente di stimare, con la cautela necessaria di fronte a dati di origine amministrativa, gli addetti, cioè le posizioni lavorative presenti nel territorio, al netto del settore pubblico e delle attività dei liberi professionisti.

Le oltre 107 mila unità locali delle imprese attive, pressoché invariate rispetto a un anno fa, impiegano 398.968 addetti. Rispetto allo stesso periodo del 2018 si registrerebbe pertanto un incremento di 7.820 mila addetti, con una variazione positiva del +2,0%.

Incrementi rilevanti si riscontrano nei servizi di alloggio e ristorazione (+2.117), nel  trasporto e magazzinaggio (+2.090), nei servizi di supporto alle imprese (+1.255), nelle costruzioni (+703), nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+661) e nelle attività manifatturiere (+492).

Una perdita di addetti su base annua si rileva nei comparti sanità e assistenza sociale (-300), commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e moto (-251), fornitura di energia elettrica (-37).

Informazione Economica
Ultima modifica: Martedì 11 Febbraio 2020