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Sabato 25 Gennaio 2025
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Nella seduta del 26 luglio, il Consiglio della Camera di commercio ha approvato l'assestamento di bilancio. Dal lato delle previsioni di entrata ha rivisto in aumento la quantificazione dei proventi correnti per un totale di quasi 900 mila di euro, in particolare integrando di 745 mila euro le stime per il diritto annuale e di 100 mila euro i diritti di segreteria. Altri 45 mila euro sono relativi alla gestione di beni e servizi e ad altre entrate.
Ma tale incremento dei proventi non è stato destinato a migliorare il risultato economico dell'ente camerale, che resta negativo nelle previsioni per circa 3 milioni di euro. Il Consiglio ha voluto invece dare un segnale di ulteriore attenzione alle imprese e al territorio indirizzando prevalentemente proprio lì le nuove risorse, al netto della svalutazione del credito da diritto annuale, in un momento più che mai cruciale per uscire dalla crisi apertasi oltre un anno e mezzo fa, oggi in un passaggio ancora condizionato da diverse incognite.
In quest'ottica, quindi, gli interventi economici sono stati potenziati per un importo di 600 mila euro. Saranno destinati alle iniziative del Punto Impresa Digitale, in particolare a contributi diretti alle imprese tramite bandi dedicati all'innovazione digitale (300 mila euro); al sostegno del turismo e dell'attrattività, ambito che ancora sta soffrendo le conseguenze delle restrizioni derivate dalla pandemia (poco meno di 100 mila euro) e che deve prepararsi agli importanti appuntamenti della Bergamo-Brescia Capitali della cultura 2023 e dei Giochi olimpici invernali 2026; al rafforzamento della formazione professionale sempre più necessaria per accorciare la distanza tra domanda e offerta di lavoro (165 mila euro), alle attività di elaborazione dei progetti Nuova stazione europea, Experia campus e il Sentiero della conoscenza candidati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (50 mila euro).
Dichiara il presidente Carlo Mazzoleni: "Sebbene permanga un margine di incertezza dovuto al diffondersi delle varianti, la ripresa è tangibile; da ciò deriva l'adeguamento in aumento delle previsioni di entrata che ha deliberato oggi il Consiglio. Per altro verso, invece che migliorare il suo risultato economico d'esercizio, la Camera ha voluto destinare queste nuove disponibilità alle imprese e al territorio, rafforzando gli interventi di stimolo all'economia con un'attenzione particolare alla digitalizzazione dei sistemi produttivi, al rilancio del turismo, anche di prossimità, alla formazione professionale e ai progetti che Bergamo ha candidato per il finanziamento del PNRR. Una scelta responsabile e doverosa che dimostra la forte vicinanza della Camera di commercio alle imprese e all'economia del territorio."
"Continua quindi l'impegno della Camera - prosegue il presidente - che ha già visto fino ad ora più di 3,6 milioni di euro per iniziative dirette alle imprese, cui si sono già affiancati circa 2 milioni di euro da parte di Regione Lombardia che condivide da tempo con noi le logiche di sostegno alla competitività del sistema imprenditoriale lombardo".
Prosegue inoltre nel 2021 lo sforzo per il completamento della digitalizzazione delle procedure interne che sta rendendo sempre più moderna la gestione degli uffici e più fluido l'accesso ai servizi che, in linea con il processo di riforma della pubblica amministrazione, vede la Camera di commercio di Bergamo impegnata da tempo insieme al sistema camerale.
Il Tavolo per lo sviluppo e la competitività di Bergamo ha invitato i deputati e senatori bergamaschi venerdì 29 gennaio alle ore 15 presso la Camera di commercio di Bergamo per presentare loro le decisioni che farebbero convergere alcuni progetti prioritari del territorio bergamasco nella traccia del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR, o Recovery Plan).
Tre i progetti selezionati che il Tavolo per lo sviluppo ha inteso segnalare al Ministero dell'economia e delle finanze. Per la loro caratteristica di forte integrazione a più livelli, sono ritenuti portatori di notevoli potenzialità di innovazione e fortemente rappresentativi della pluralità istituzionale e imprenditoriale tipica della comunità bergamasca, la quale, oggi, auspica un segnale di attenzione dal mondo politico locale che sia di ausilio alla piena ripresa di un territorio così fortemente colpito.
Si tratta di:
L’inclusione di questi tre progetti nel PNRR potrà innescare effetti virtuosi anche sulle altre iniziative strategiche già concordate nell’ambito della governance territoriale, come il potenziamento delle connessioni ferroviarie con l’aeroporto e Milano, lo sviluppo delle tramvie nelle valli e la maggiore attrattività di quei territori, la riqualificazione in chiave green dei sistemi urbani principali, la promozione di azioni efficaci per il potenziamento della formazione - in particolare quella tecnica - l’innovazione d’impresa e i suoi effetti diffusi nel territorio, lo sviluppo di misure coordinate di welfare locale e aziendale.
Commenta il presidente Mazzoleni: “Siamo grati dell’attenzione che i parlamentari bergamaschi ci hanno rivolto. I progetti sono formalmente distinti ma fortemente complementari e si integrano quasi a rappresentare un unico grande progetto con valore aggiunto capace di impattare positivamente sul tessuto economico e sociale dell’intera provincia. Siamo certi che la loro inclusione nel PNRR non solo permetterà di passare più celermente alla fase di realizzazione, ma darà slancio anche alle altre iniziative strategiche concordate dalla governance territoriale. Per realizzarli, sarà decisiva la capacità del sistema istituzionale e rappresentativo di Bergamo, assieme alle sue rappresentanze politiche, di sviluppare le ragioni e le coerenze del lavoro fin qui svolto, rappresentandole adeguatamente in sede nazionale.”
Al via i webinar di Lombardia Circolare, dedicati alle piccole e medie imprese lombarde, per favorire la transizione da un modello economico lineare a uno circolare che, in tutte le fasi della produzione di beni e servizi - dalla progettazione al fine vita - sia in grado di limitare il più possibile l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, prevenendo le esternalità ambientali negative e contribuendo alla creazione di nuovo valore sociale e territoriale.
Si tratta di un ciclo di nove appuntamenti, tra ottobre e dicembre, che rappresentano la risposta a un bisogno formativo analizzato e raccolto tramite gruppi di approfondimenti – nei quali sono state coinvolte le Camere di commercio della Lombardia - che hanno fatto emergere esigenze specifiche, lo stato dell’arte rispetto alla comprensione dell’economia circolare sul territorio e la percezione di quanto il tema sia strategico per competere in mercati sempre più complessi.
Il tema dell’economia circolare come veicolo di innovazione viene affrontato partendo dall’esigenza di trasformare un sistema che produce rifiuti in un sistema in cui i rifiuti diventano risorse. I contenuti dei webinar prevedono un focus su:
Alle imprese partecipanti ai webinar verrà messo a disposizione il questionario di autovalutazione 6Circolare? per identificare il percorso più idoneo per una transizione verso l’economia circolare. I risultati verranno elaborati per individuare future misure a sostegno delle imprese lombarde.
Il primo webinar in tema di Economia circolare vettore di innovazione si svolgerà il 15 ottobre 2020, in collaborazione con la Camera di commercio di Pavia. Il percorso formativo si concluderà a dicembre, attraverso un tour virtuale delle Camere di commercio della Lombardia. Le informazioni sulle iniziative ricomprese in Lombardia Circolare, identificate dal logo di progetto, sono disponibili su www.lombardiacircolare.net.
Il ciclo di seminari rientra tra le attività di Lombardia Circolare, iniziativa avviata con il bando “Innovazione delle filiere di Economia circolare in Lombardia” promosso dal sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire la transizione delle piccole e medie imprese del territorio verso un modello di economia circolare, il cui obiettivo è la riqualificazione e il riposizionamento competitivo delle imprese e delle filiere. I webinar sono organizzati da Unioncamere Lombardia e dalle Camere di commercio lombarde con la collaborazione tecnico-scientifica di Enea.
La Camera di commercio di Bergamo con Unioncamera Lombardia FTO e Promos Italia organizzano un incontro B2B virtuale tra gli operatori bergamaschi della filiera del settore turismo con qualificati buyer provenienti dal Kuwait e dall'area del Golfo Persico. Gli incontri saranno programmati nei giorni dall'8 al 10 settembre 2020. Per aderire iscriversi entro il 28 agosto 2020 cliccando sul pulsante iscriviti dell'allegata locandina.
ll primo trimestre 2020 si chiude con 93.958 imprese registrate in provincia di Bergamo.
Lo stock delle imprese attive (83.810) è in calo tendenziale (-466 posizioni pari al -0,6% su base annua) dalla metà del 2012.
Nel periodo considerato si sono avute 1.513nuove iscrizioni (-18,7% su base annua) e 2.086 cessazioni (-18,2%), con un saldo negativo di -573 unità (-687 nel corrispondente periodo del 2019).
Le imprese attive aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,0%). Diminuiscono le società di persona (-3,0%), le imprese individuali (-0,6%) e le altre forme giuridiche (-2,4%), in prevalenza cooperative.
Il settore artigiano, con 30.132 imprese a fine marzo 2020, registra una riduzione del -0,4% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive registra una riduzione di -194 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le iscrizioni (692) diminuiscono del -9,7% su base annua e diminuiscono anche le cessazioni (834) del -15,3%. Per questo trimestre si registra comunque un saldo negativo tra iscritte e cessate: -142 unità, contro quello del primo trimestre dell’anno precedente, -219 unità.
Tra i settori produttivi, la contrazione delle imprese attive rispetto a un anno fa riguarda prevalentemente il commercio all’ingrosso e al dettaglio (-497 pari al -2,2%), le attività manifatturiere (-250 pari al -2,3%, di cui 152 artigiane), trasporto e magazzinaggio (-30 pari a -1,4%). Si registrano aumenti prevalentemente tra i servizi di supporto alle imprese (+80 pari a +2,9%), le attività professionali (+70, pari al +1,9%) e le attività immobiliari (+32 pari al +0,5%), i servizi alle persone (+31, pari a +5,0%), i servizi di intrattenimento (+26 pari a +2,4%), istruzione (+23 pari al +5,5%).
Lo spaccato per genere, età e nazionalità delle posizioni attive evidenzia su base annua una flessione (-2,2%) delle imprese giovanili, un leggero aumento delle imprese straniere (+1,9%). Pressoché invariate le imprese femminili (-0,3%).
Praticamente invariate le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 356 nei mesi di gennaio e febbraio del 2020 (non sono disponibili i dati di marzo), in confronto alle 391 del corrispondente bimestre del 2019.
L’importazione periodica nel Registro imprese dei dati occupazionali comunicati a INPS in base alla localizzazione dell’impresa consente di stimare, con la cautela necessaria di fronte a dati di origine amministrativa, gli addetti, cioè le posizioni lavorative presenti nel territorio, al netto del settore pubblico e delle attività dei liberi professionisti.
Le quasi 107 mila unità locali delle imprese attive, pressoché invariate rispetto a un anno fa, impiegano 397.493 addetti. Rispetto allo stesso periodo del 2019 si registrerebbe pertanto un incremento di 4.885 mila addetti, con una variazione positiva del +1,2%.
Incrementi rilevanti si riscontrano nei servizi di alloggio e ristorazione (+2.069), nelle costruzioni (+1.116), nei servizi di supporto alle imprese (+979), nel trasporto e magazzinaggio (+803), nell’agricoltura (+307).
Una perdita di addetti su base annua si rileva nei comparti manifatturiero (-778), commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e moto (-551), fornitura di energia elettrica (-69).
Commenta il presidente Malvestiti: “È presto per il momento leggere dai nostri dati l’effetto e l’intensità di questo brutto periodo iniziato quasi due mesi fa. Per ora quello che si nota è una forte diminuzione nel numero di nuove iscrizioni così come delle cessazioni d’impresa. La stasi che ha interessato il mondo produttivo si rispecchia quindi anche nelle registrazioni all’anagrafe delle imprese. Di fatto ogni decisione imprenditoriale è stata sospesa, sia per oggettive difficoltà materiali, sia per l’attesa di capire meglio le prospettive della crisi.”
Il portale consente una ricerca mirata delle norme adottate a livello centrale e locale e dedica particolare attenzione alle opportunità di sostegno economico.
La navigazione è semplice e intuitiva. Selezionando l’attività svolta e la regione in cui viene esercitata, è possibile prendere visione delle misure di principale interesse: quali attività possono restare aperte? A quali misure fiscali del decreto Cura Italia si può accedere? Quali sono i servizi di assistenza disponibili e quali iniziative di sostegno stanno prendendo le Camere di commercio? La navigazione per settori consente così di ottenere informazioni puntuali e sintetiche su diversi aspetti fondamentali della normativa in vigore. Oltre alla possibilità di operare, infatti, l’impresa potrà conoscere rapidamente quali sono le modalità di accesso negli impianti e nei locali di lavoro consentite, gli obblighi di pulizia e sanificazione dell’impresa, quelli inerenti l’organizzazione aziendale o la sorveglianza sanitaria sui dipendenti.
Insieme a questo, in rilievo, dalla pagina di accoglienza si accede rapidamente alle informazioni più utili, ai documenti e ai servizi di assistenza che grandi istituzioni e organizzazioni imprenditoriali pubblicano sul web; inoltre, è presente una selezione (in evidenza) di notizie continuamente aggiornate e un servizio di assistenza tecnica per gli eventuali problemi di fruizione. Infine, nel corso dei prossimi giorni sarà attivato un servizio di assistenza professionale diretta per rispondere in modo puntuale alle richieste degli imprenditori sulle misure più significative di proprio interesse.
Domenica 15 dicembre 2019, presso la fiera di Bergamo, la Camera di commercio di Bergamo premierà lavoratori, imprese e figure benemerite, che si sono distinti nella loro vita professionale. La Camera di commercio, che organizza questa iniziativa per la 59a edizione, intende sottolineare il valore essenziale del lavoro, della professionalità, della fedeltà all'azienda, quali elementi primari nelle strategie di crescita delle imprese e dell'intera comunità economica bergamasca.
L’importante riconoscimento a 85 lavoratori e imprese e il conferimento di tre benemerenze a personalità di spicco che, con il loro impegno, hanno dato lustro al territorio bergamasco, saranno assegnati dal presidente della Camera di commercio, Paolo Malvestiti.
Riceveranno le benemerenze:
Guido Barcella, benemerito per il settore commercio. Classe 1960, entra nel 1983 nell’azienda di famiglia, fondata dal padre Oreste nel 1949. Nel 1991 ne diventa amministratore e l’azienda passa da 5 agli attuali 28 punti vendita. Elettroforniture Barcella raggiunge quest’anno l’importante traguardo dei 70 anni di attività.
Gianangelo Cattaneo, benemerito per il settore industria. Presidente di Plastik, impresa che nasce nel 1961 per la produzione di sacchetti per l’azienda di famiglia che produceva bottoni, giocattoli e articoli plastici. Ora Plastik è specializzata nella trasformazione delle materie plastiche, è una solida società internazionale a conduzione familiare particolarmente attenta al tema della sostenibilità e può contare sull’esperienza e sulla professionalità di 240 dipendenti.
Claudia Ferrazzi, benemerita per il settore cultura. Ha percorso una carriera esplosiva tra l’Italia e la Francia nel campo della gestione dei beni culturali. Dopo nemmeno tre mesi di lavoro con il sindaco Sala, che l’aveva scelta per coprire il ruolo strategico di responsabile del marketing territoriale, lascia Milano in direzione Parigi. Ha collaborato fino a tempi recentissimi con il presidente francese Emmanuel Macron sempre in tema di cultura.
Per il presidente Malvestiti: “Il premio della Camera di commercio è destinato a quanti hanno dedicato al lavoro una parte importante delle proprie energie ottenendo risultati di soddisfazione personale e gratificazione materiale e morale, consolidando il benessere delle proprie famiglie e dell’intera comunità. Si tratta di donne e uomini che hanno costituito e costituiscono la vera ricchezza della terra bergamasca, veri artefici del progresso e del benessere”.
Il premio, inizialmente destinato al riconoscimento della sola anzianità di servizio dei lavoratori dipendenti, con il passare del tempo ha visto la modifica nei criteri di ammissione, nelle categorie dei partecipanti e nei parametri di giudizio della longevità delle imprese e dell'anzianità dei dipendenti previsti dal bando, dimostrando la capacità della Camera di commercio di interpretare i nuovi orientamenti del mondo dell'imprenditoria e del lavoro.
La Camera di commercio è co-promotrice della sesta edizione di Food Film Fest, uno dei più importanti festival internazionali cinematografici dedicato al mondo del cibo in Italia, che per la sua originalità richiama ogni anno molti visitatori. L’evento vuole diffondere una cultura dell’alimentazione consapevole attraverso un concorso cinematografico internazionale che anche quest’anno raccoglie oltre 500 film provenienti da 71 nazioni in tutto il mondo legati al tema del gusto, dell’arte culinaria, della corretta nutrizione e della produzione di cibo, della biodiversità e della memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare.
Con una rinnovata veste grafica, la kermesse si svolgerà dal 28 agosto con inaugurazione presso Ubi City in Piazza Vittorio Veneto, per concludersi la mattina del 1° settembre in Piazza Mascheroni, dove sarà allestito il villaggio Food Film Fest che ospiterà le tavole rotonde con gli esperti, le proiezioni dei film in concorso, i Laboratori del Gusto offerti da Slow Food Bergamo Valli Orobiche Bassa Bergamasca e le degustazioni a cura di Coldiretti Bergamo. La Sala Curò, nella vicina Piazza Cittadella sarà adibita a ospitare invece proiezioni, serate in lingua e laboratori per bambini.
"La Camera di Commercio, quando ha iniziato ad affiancare Food Film Fest sei anni fa, si era posta degli obiettivi ben precisi e li sta raggiungendo uno ad uno”, commenta il segretario generale M.Paola Esposito. “Ha sicuramente centrato l’inquadratura giusta per la molteplicità dell’offerta culturale, del valore artistico e sociale delle opere, per la valorizzazione di due punti cardine dei nostri valori: centralità delle persone e riconoscimento del territorio come bene assoluto.”
Anche quest’anno la rappresentanza bergamasca porterà a Verona il meglio della produzione vitivinicola provinciale. A partire da domenica 7 e fino a mercoledì 10 aprile 2019 va in scena infatti il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, Vinitaly: quello che a tutti gli effetti si conferma come uno degli appuntamenti internazionali di maggior rilevanza nel panorama enologico mondiale.
Un intero padiglione per i Vini di Lombardia è stato voluto e sostenuto grazie all'impegno delle Camere di commercio lombarde. La Camera di commercio di Bergamo punta così a valorizzare le eccellenze enogastronomiche orobiche, fattore chiave nella promozione del territorio, tramite i vini, che sono protagonisti della manifestazione veronese, ma anche i prodotti dei Mille sapori e le attività della Strada del vino e dei sapori. I visitatori dello spazio saranno accolti con degustazioni dei vini prodotti dalle aziende bergamasche abbinati ai prodotti tipici con il pane Garibalda, vincitore di un concorso che fu bandito proprio dalla Camera di commercio.
Verrà inoltre presentata alla stampa la nuova edizione del progetto Forme per la promozione dei formaggi tipici, altra eccellenza della terra bergamasca.
Il contratto di rete è un istituto innovativo a servizio del sistema produttivo introdotto nel nostro ordinamento dal 2009. Stipulato da più imprenditori con lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, realizza un modello di collaborazione che permette alle imprese di conservare la propria indipendenza, autonomia e specialità, ma le impegna nel realizzare progetti e obiettivi condivisi.
Gli imprenditori si impegnano a collaborare in forme e in ambiti predeterminati e attinenti all’esercizio delle proprie imprese sulla base di un programma comune, scambiandosi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ed esercitando in comune una o più attività che rientrino nell’oggetto della propria impresa.
Secondo le elaborazioni di Unioncamere Lombardia su dati Infocamere, al 3 gennaio 2019 31.417 imprese italiane sono coinvolte in 5.037 contratti di rete. La Lombardia svetta con 1.041 contratti, una quota pari al 20,67% del totale nazionale, seguita dal Lazio (17,63%), Emilia-Romagna (13,48%), Veneto (13,86%) e Puglia (10,58%). Se si analizza il dato lombardo, emerge che i contratti di rete con almeno un’impresa lombarda sono 1.041. Bergamo registra il 16,62% dei contratti con l’11,43% di imprese coinvolte. La precedono solo Milano con il 60% dei contratti e il 35,37% delle imprese e Brescia con il 19,69% dei contratti e il 14,48% delle imprese.
Interessante notare come i contratti che legano da due a quattro imprese vanno per la maggiore, con una quota del 52,02% a Bergamo e del 57,07% a Brescia.
Sotto il profilo dell’attività esercitata, tra le 378 imprese bergamasche coinvolte in un contratto di rete spiccano quelle manifatturiere (24,07%), le costruzioni (18,78%) e il commercio (13,49%). Il corrispondente numero di imprese bergamasche al 3 gennaio 2018 era di 326.
Il contratto può essere stipulato con atto pubblico davanti a un notaio, scrittura privata autenticata che richiede l’autentica di firme da parte di un notaio o atto sottoscritto con la firma elettronica. Una volta stipulato, il contratto va registrato all’Agenzia delle Entrate e iscritto nel Registro imprese.